Studio Legale De Vita - Facial recognition tra opportunità e rischi

Facial Recognition: tra opportunità e rischi

“La rapidità degli scambi e delle transazioni del mondo interconnesso, accompagnata da una crescente necessità di sicurezza, hanno contribuito al vertiginoso sviluppo delle tecnologie basate sui sistemi c.d. biometrici, ovvero tutti quei dispositivi automatici che consentono l’identificazione di una persona attraverso caratteristiche biologiche – sia esse fisiologiche che comportamentali. Esse rappresentano una delle più grandi risorse – ed allo stesso tempo sfide – tecnologiche (unitamente all’AI e alle blockchain), soprattutto per i soggetti pubblici, per via dei molteplici settori in cui possono essere utilizzate e dei conseguenti vantaggi che possono generare.
L’uso più diffuso (e che più sta facendo discutere) è sicuramente quello applicato al campo della sicurezza, per finalità di prevenzione e accertamento dei reati, soprattutto di matrice terroristica (ma non solo): dispositivi di riconoscimento facciale sono sempre più utilizzati negli aeroporti, nelle stazioni o nei luoghi affollati e/o oggetto di grandi eventi, dove software via via più accurati riescono ad acquisire l’immagine di migliaia di volti in pochi secondi per poi confrontarli con quelli contenuti in data-base preesistenti.
Tuttavia, non mancano le critiche – talvolta anche molto aspre – per gli errori in cui i sistemi ancora incorrono”.

L’approfondimento sul tema nell’articolo a firma del Prof. Avv. Roberto De Vita e dell’Avv. Valentina Guerrisi dell’Osservatorio Cybersecurity di Eurispes.

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