“Il cybercrime e il rischio di vivere in un mondo parallelo senza regole”
Il Prof. Roberto De Vita, Presidente dell’Osservatorio Cybersecurity dell’Eurispes è intervenuto al Festival di Criminologia che si è svolto a Genova nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 gennaio 2018.
Nella sua relazione – preceduta da un suo editoriale sul Secolo XIX di domenica 14 gennaio 2018 dal titolo “Il Cybercrime ed il rischio di vivere in un mondo parallelo senza regole” – il Prof. De Vita ha evidenziato i rischi connessi ai comportamenti poco consapevoli che ognuno di noi pone in essere nella “vita digitale” quotidiana e, allo stesso tempo, la maggiore o minora capacità di risposta e tutela da parte dell’ordinamento pubblico e/o la necessità di ricorrere ad azioni di private enforcement.
“La più gran parte dei pericoli non è conseguenza di condotte criminali, ma dei nostri comportamenti, delle nostre cattive abitudini di vita digitale, dell’idea (molto sociale) che quel che accade agli altri non accadrà a noi. L’internauta fatalista è anzitutto preda di una sorta di sindrome dissociativa che lo porta a comportarsi come se esistessero due mondi separati e poco comunicanti, quello digitale e quello reale: il primo, luogo delle libertà assolute (e dei pericoli relativi) e, il secondo, quello delle convenzioni sociali tradizionali (e dei pericoli concreti). In una società sempre più spaventata dall’idea stessa di futuro reale, la rete quasi per ossimoro diventa libertà e speranza”.
Tuttavia, vita reale e vita digitale non sono affatto universi distanti tra loro e spesso “ci si ritrova a fare i conti con le conseguenze, alle volte drammatiche, della superficialità con cui abbiamo agito, con la mancanza di educazione nell’uso della parte più delicata e sensibile della nostra anima, quella che si espone attraverso la rete ad un numero indefinito di persone e che non consente più di poterci nascondere nel buio o nel passare del tempo”.
Secondo il Prof. De Vita, pertanto, al concetto di cybercrime va preferito quello di cyberisk, inteso quale nuovo punto di partenza nell’educazione digitale: solo la consapevolezza del rischio e la cultura della prevenzione faranno si che la rete non venga più vista come minaccia ma, soprattutto, come risorsa.
Questa prima edizione ligure comprenderà lezioni magistrali di criminologia e psichiatria forense, incontri con esperti su noti fatti di sangue genovesi, appuntamenti di letteratura gialla e noir, spettacoli a tema, laboratori interattivi e mostre, una delle quali realizzata in collaborazione con l’archivio de il secolo xix: un viaggio nelle immagini che hanno fatto la storia della nera in liguria.
Tra gli ospiti del festival: Luigi Zoja, Maurizio Molinari, il Comandante Alfa, Giancarlo Berardi, Steve Della Casa, Enrico Zucca, Filippo Ricciarelli, Tullio Bandini, Alfredo Verde.
La manifestazione è organizzata dall’associazione torinese No Crime in collaborazione con il SECOLO XIX.
Link Esterni
- Festival della Criminologia, Ed.2018 Volti del Crimine
- Festival della Criminologia, Editoriale Avv. Roberto De Vita
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