Venerdì 22 novembre 2019 a Città della Scienza, nell’ambito della 33° edizione di Futuro Remoto, si è tenuto l’incontro sul tema cybersecurity, organizzato dall‘Osservatorio Cybersecurity dell’Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali Eurispes. Sono intervenuti all’incontro il Prof. Avv. Roberto De Vita, Avv. Valentina Guerrisi, Avv. Antonio Laudisa e il Dr. Marco Della Bruna.
La rivoluzione digitale ha determinato una trasformazione irreversibile della nostra società: dalla dimensione tecnica ed economica a quella sociale e politica. Il web ha cambiato il nostro modo di pensare, di rappresentare il nostro pensiero e di rapportarci agli altri: siamo nel mondo reale soprattutto perché esistiamo nel mondo digitale.
L’interazione con il mondo esterno si realizza costantemente attraverso le nostre identità digitali, le cui straordinarie fragilità sono sempre più esposte: web e social reputation, hate speech, cyberbullismo, revenge porn. La protezione della nostra identità passa necessariamente dalla protezione dei nostri dati: quelli che attribuiscono al nostro agire un valore economico o un valore politico e che al tempo stesso rappresentano, con la profilazione, il più grande rischio di identificazione/discriminazione.
Riproduzione riservata©
La nostra conoscenza si alimenta ormai quasi esclusivamente sulla rete e sui social network. La nostra coscienza collettiva è sempre più variabile dipendente di fake news e manipolazione del consenso.
Le democrazie si trasformano lentamente in algorismocrazie: società governate da scelte basate su consenso frutto di algoritmi o decisioni affidate direttamente agli stessi. L’analfabetismo digitale, inteso come mancanza di cultura della trasformazione sociale e non come lacuna tecnica, sfocia nell’analfabetismo democratico.
Anche le criminalità e gli estremismi proiettano il loro mutamento nella società digitale operando nello spazio senza confini e senza regole: pedopornografia, sextortion, on line drugs sale, black market, radicalizzazione e cyberterrorismo.
Laddove le opportunità della rivoluzione tecnologica camminano con i pericoli, solo la conoscenza dei fenomeni e, soprattutto, la consapevolezza dei rischi possono garantire libertà e democrazia.
Riproduzione riservata©
Leave a Reply