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Criminalità digitale e mercato della salute

 

Farmaci e vaccini online

 

SHORT REPORT – Osservatorio Cybersecurity Eurispes

 

All’alba della campagna vaccinale contro il Sars-Cov-2, si profila una nuova minaccia per la salute dei cittadini: l’intervento della criminalità organizzata sulla distribuzione dei vaccini. Contrabbandate o contraffatte, migliaia di dosi stanno già sfuggendo al controllo delle autorità nazionali. Presto potrebbero approdare sull’ascendente mercato delle farmacie illegali online, dove già è possibile trovare ogni genere di prodotti contraffatti, tra cui farmaci che ogni anno causano circa un milione di morti.

Il mercato nero dei farmaci

Gli affari della criminalità organizzata sono in gran parte costituiti da droghe e farmaci, venduti in maniera tradizionale e analogica o, in misura sempre maggiore, tramite strumenti digitali. Questo mercato nell’Unione europea coinvolge un terzo dei gruppi di criminalità organizzata, per un valore complessivo che viene stimato oltre i 30 miliardi di euro [1].

I farmaci di contrabbando e quelli contraffatti attraggono la criminalità organizzata per la loro capacità di produrre alti profitti. Spesso nei farmaci contraffatti viene ridotta notevolmente la quantità di principio attivo utilizzata, che normalmente può costituire circa l’80% del costo di un medicinale. Ad esempio, secondo Pfizer, è più costoso e meno remunerativo (come prezzo finale al consumatore) produrre 1kg di eroina rispetto a 1kg di Viagra [2].

Già nel 2007, ad esempio, la Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (MHRA) del Regno Unito scoprì la vendita di 100.000 pillole contraffatte (“fake Viagra”), importate per circa £0,25 l’una e rivendute a circa £15, con un margine di profitto del 5900% [3]. Tuttora sono numerosi i casi simili (anche per milioni di dosi), con la differenza che la maggior parte degli acquisti, secondo l’MHRA, avvengono sulla rete [4], tramite le online pharmacies, i grandi marketplace illegali come DarkMarket (recentemente chiuso nell’ambito di un’operazione internazionale di polizia) [5] o tramite canali social. Su alcuni gruppi Telegram dedicati, nell’ultimo anno si è riscontrata una crescita delle vendite di circa il 50% [6].

Sia le darknet che il surface web costituiscono, secondo l’Europol, delle autostrade per questo commercio [7]. La tendenza è coerente con il cambiamento in atto su scala mondiale, dovuto alla crescita dei consumi online, alla maggiore abitudine (più che abilità) ad usare i mezzi digitali e, in parte, alle conseguenze della pandemia.

Infatti, anche l’e-commerce legale dei farmaci è cresciuto, nei soli Stati Uniti, fino a 38,39 miliardi di dollari nel 2018, equivalenti a circa un quarto del mercato nazionale di riferimento [8]. In Europa invece, si stima che questo valore possa superare i 10 miliardi di dollari per il 2024 [9].

Il potenziale di crescita di tali acquisti online è immenso, dato che il valore del consumo dei farmaci in tutto il mondo è stimato intorno ai 1250,4 miliardi di dollari nel 2020 [10].

Bisogna considerare, inoltre, che è fortemente cresciuta la domanda di medicinali che richiedono la prescrizione di un medico, in particolare degli antidolorifici oppioidi, che stanno inondando il mercato nero: solitudine, stress, depressione e ansia dovute alla pandemia hanno contribuito ad accrescerne la domanda [11]. Acquistare farmaci online illegalmente è più facile, rapido e percepito (spesso erroneamente) come più sicuro.

La crescita del mercato nero sulle online pharmacies

Le farmacie illegali online si moltiplicano con il passare del tempo e hanno vissuto un successo ed una crescita esponenziali, anche grazie al fatto che la quasi totalità di esse si trova sul surface web, facilmente accessibile a tutti gli utenti della rete attraverso i comuni motori di ricerca.

Secondo l’Alliance for Safe Online Pharmacies il 100% delle ricerche effettuate su internet tramite la query buy medicine online” restituisce risultati che conducono a farmacie illegali [12]: si stima che in media ne siano attive circa 40.000 [13]. Gli interventi delle autorità nella lotta al fenomeno, inoltre, vengono frustrati dall’elevatissimo numero di illegal online pharmacies e dal fatto che ne nascano continuamente di nuove: circa 600 in più al mese [14].

A ciò si aggiunge la difficoltà, anche per gli operatori del settore, di orientarsi tra farmacie online legali ed illegali: un’indagine condotta dalla Purdue University su un campione di farmacisti autorizzati ha evidenziato che la maggior parte di questi non sono in grado di distinguere una farmacia illegale da una legale da una prima osservazione del sito web [15]. Per il semplice consumatore, dunque, è ancora più complesso rendersi conto di acquistare da fonti non affidabili.

Tuttavia, è anche vero che, da un lato, è mediamente improbabile trovare una farmacia online legale o pienamente conforme alle norme, dall’altro i consumatori non si preoccupano di verificare con attenzione la provenienza del farmaco o la sua autenticità. Infatti, su un campione di 10.000 farmacie online esaminate dall’FDA statunitense, il 97% sono illegali o non pienamente in regola [16]; allo stesso modo, una ricerca dell’AIFA e della Sapienza ha evidenziato come solo lo 0,6% dell’offerta di farmaci online sia legale [17]. Il quadro è aggravato dal dato per cui il 91% dei consumatori non consulta alcun professionista sanitario prima di effettuare questi acquisti online [18].

I rischi per le persone che comperano questo genere di medicinali sono enormi, perché possono imbattersi in prodotti inefficaci o addirittura dannosi per la salute. Quasi tutti i farmaci, infatti, sono normalmente sottoposti ad attenti controlli prima di essere immessi sul mercato, e la loro vendita è condizionata alla supervisione di un medico (tramite prescrizione) o di un farmacista (per i prodotti acquistabili solo in farmacia).

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno un milione di persone muore a causa di farmaci contraffatti o fuori norma [19].

La domanda di prodotti online che ha contribuito allo sviluppo di questo mercato può essere differente rispetto alla normale domanda di farmaci, anche contraffatti.

I farmaci più venduti al mondo, infatti, sono quelli per la cura di malattie croniche o non trasmissibili [20], dalle malattie reumatiche alle neoplasie: sono anche i più redditizi per il mercato della contraffazione, inteso in senso tradizionale (o analogico). Tuttavia, nelle farmacie online i prodotti più venduti rientrano prevalentemente all’interno di tre categorie: le “lifestyle drugs”, gli antidolorifici [21] e gli antibiotici.

Il primo gruppo ricomprende farmaci contro la disfunzione erettile [22], prodotti per alterare la forma fisica o contrastare l’obesità e, infine, farmaci contro la calvizie. Secondo le stime della MHRA inglese, il 44% degli uomini dai 40 anni in su che soffre di disfunzione erettile non si rivolge ad un medico, ma preferisce acquistare prodotti online, quasi sempre contraffatti [23].

Gli antidolorifici, invece, si sono rivelati problematici anche per le farmacie online legali: sono numerosi i casi riportati di consumatori che si sono fatti recapitare centinaia di pillole al medesimo indirizzo, semplicemente adoperando account diversi [24].

Gli antibiotici contraffatti, infine, risultano tra i prodotti farmaceutici più di frequente oggetto di sequestri da parte delle autorità di frontiera [25].

Inoltre, gli antibiotici sono tipicamente farmaci oggetto di consumo “fai da te”. Questo comportamento non è esclusivo appannaggio degli acquirenti online, ma costituisce, per alcuni Paesi, un’abitudine generale: secondo il Rapporto Italia 2019 dell’Eurispes, ad esempio, 4 italiani su 10 ammettono di assumere antibiotici senza prescrizione medica “qualche volta” (33%) e “spesso” (4,8%) [26].

I vaccini contro il Sars-Cov-2

Nonostante i controlli vi siano, è evidente come sia quasi impossibile riuscire a fronteggiare efficacemente un mercato nero tanto diffuso come quello dei farmaci. Negli Stati Uniti, ad esempio, la Food and Drug Administration stima di essere in grado di intercettare e sequestrare solo lo 0,2% dei medicinali illegali che arrivano ogni anno negli Stati Uniti [27].

Tale difficoltà non può che riverberarsi anche sulla gestione dei prodotti farmaceutici più richiesti e – ovviamente – scarsi del momento: i vaccini per il Sars-Cov-2.

È emblematico, a tal proposito, quanto accaduto di recente nelle Filippine con i vaccini Sinopharm: circa 100.000 residenti cinesi, impiegati nel business del gioco d’azzardo, hanno ottenuto illegalmente le dosi, nonostante a Manila non ne abbiano ancora approvato l’utilizzo. Uguale scalpore e indignazione ha destato la vaccinazione “segreta”, sempre con vaccini cinesi di contrabbando [28], della guardia personale del Presidente Duterte, mentre la popolazione è ancora interamente esposta al contagio da Sars-Cov-2.

È difficile ipotizzare un efficace contrasto al mercato nero dei farmaci (o – in questo caso – dei vaccini) in Paesi dove le istituzioni nazionali contribuiscono ad agevolare meccanismi di “free riding”, per favorire singoli individui.

Dall’inizio della campagna vaccinale in Italia, si è subito rivelato difficile assicurare il rispetto delle priorità nella somministrazione delle dosi: su 718.797 utilizzate al 12 gennaio 2021, oltre 100.000 sono state dirottate su soggetti non aventi diritto [29].

Simili problemi si sono riscontrati, ad esempio, negli Stati Uniti: in Florida, alcuni ospedali hanno offerto le dosi ai propri finanziatori in anticipo rispetto al resto della popolazione [30]; in California, gli insegnanti del Los Gatos Union School District sono stati incoraggiati dai propri superiori a fingersi operatori sanitari per ottenere i vaccini prima del loro turno, ricevendo perfino il plauso dei genitori degli studenti dopo lo scoppio del conseguente scandalo [31].

Se perfino nei maggiori Stati occidentali si sta rivelando difficoltosa e piena di ostacoli la gestione dei vaccini, nei Paesi in cui non esiste alcuna garanzia che i vaccini arrivino, e ancor meno che siano sufficienti per tutti, la prospettiva è notevolmente più problematica.

La mancanza di controllo e di disponibilità apre la strada all’ascesa dei gruppi di criminalità organizzata, che grazie ai propri mezzi finanziari possono ambire ad un ruolo di regolatori del mercato dei farmaci. In un periodo di crisi sanitaria ciò si traduce nel potere di disporre della vita delle persone, sulla base della mera disponibilità a pagare in capo ai cittadini.

Di fronte ad una grave pandemia come quella in corso, è immenso il valore che può raggiungere la possibilità di vaccinarsi: sia in quelle parti del mondo in cui manca l’intervento dello Stato a garanzia della salute dei cittadini, sia nei Paesi ad alto reddito dove la clientela interessata è potenzialmente molto ampia.

È possibile avere un’idea approssimativa di quanto possano valere i vaccini sul mercato nero sulla base dei contratti stipulati finora dagli Stati occidentali con le case farmaceutiche. Ad esempio, tra i vari, l’Unione europea ha stipulato un contratto per 300 milioni di dosi del vaccino Pfizer-BioNTech per una cifra complessiva di 4,65 miliardi di euro: pari a €15,50 per singola dose [32]. In generale, i prezzi possono variare tra i circa $10 del vaccino J&J e i $37 circa della versione di Moderna [33].

Il potere delle case farmaceutiche in ordine ai tempi, alle modalità e ai prezzi delle forniture rischia di essere eccessivo ed ha generato importanti preoccupazioni, autorevolmente espresse da Medici Senza Frontiere [34], auspicando importanti concessioni sul piano della proprietà intellettuale: la ricerca dei Paesi più avanzati potrebbe così aiutare la produzione di vaccini in quelli più poveri.

È decisamente più preoccupante (nonché fuori controllo) il ruolo che può assumere la criminalità organizzata nel determinare chi possa avere accesso ai vaccini sul mercato nero, ed a quali prezzi.

Infatti, è chiaro che – in condizioni di carenza di farmaci – il prezzo sul mercato nero può crescere molto rispetto a quello commerciale.

Riprendendo in considerazione il caso eclatante delle Filippine, le dosi di vaccino cinese che stanno transitando nell’arcipelago asiatico sono state originariamente vendute per circa $30. Secondo fonti locali, sul mercato nero vengono offerte per cifre che oscillano tra i 200 e i 300 dollari [35].

Covid-19 e mercato nero: un’evoluzione digitale

L’impennata dei prezzi dei farmaci o dei vaccini, in condizione di scarsità o di totale mancanza di accesso, è stata accompagnata proprio da una maggiore diffusione delle vendite online, spinte da due fattori principali: i lockdown nazionali e la ricerca disperata di una cura miracolosa.

Durante tutto il 2020, mentre venivano annunciate possibili sostanze per contrastare la malattia pandemica, si è sviluppato un vero “cyber trade” di “cure Covid”. In parte si è trattato, per usare un ossimoro, di autentiche fake news: prodotti vegetali (perfino l’origano), feci bovine, argento colloidale e cocaina sono solo alcuni dei prodotti che hanno generato maggiori vendite per le loro immaginarie proprietà curative contro il nuovo coronavirus [36].

Come risultato, questo mercato pandemico online ha portato anche alla vendita di farmaci regolari, ma senza alcuna provata efficacia contro la Covid-19, a prezzi esponenziali (l’idrossiclorochina, sponsorizzata senza basi scientifiche da Donald Trump, è stata venduta per 43 volte il suo prezzo ordinario [37]).

Panico e fake news, correndo sul web, sono state accompagnate dalla nascita di nuovi business online basati sulla paura del virus, che hanno beneficiato della crescita generale dell’e-commerce e della sua base di clientela. A maggio 2020, infatti, le vendite negli online stores sono salite fino al 93% [38]. A ciò, si deve aggiungere che nel 2021 saranno più di 2 miliardi le persone che, in tutto il mondo, acquisteranno beni e servizi online (nel 2014 erano poco più di un miliardo) [39].

Anche i social network mainstream sono diventati piattaforme per la vendita di prodotti emergenziali. A parte le chat Telegram, già largamente utilizzate, anche Twitter e Instagram sono diventati veicoli per la commercializzazione di prodotti come finti kit per effettuare test Covid-19, a fronte di una domanda generata dalle inefficienze o dal sovraccarico dei sistemi sanitari nazionali [40].

Simili prodotti possono essere rinvenuti anche sui grandi marketplace come Amazon o Ebay, che fin qui hanno avuto notevoli difficoltà nel riuscire ad individuare e rimuovere per tempo gli annunci [41].

In un contesto di crescente disuguaglianza sociale, le organizzazioni criminali, che hanno saputo beneficiare delle opportunità offerte dalla rete, potranno ottenere profitti ovunque peseranno i ritardi sulla consegna o sulla distribuzione dei vaccini. Anche per tale ragione, l’accelerazione nella somministrazione del vaccino contro il Sars-Cov-2 rappresenta attualmente la prima e più importante sfida di tutti i Paesi, tra cui l’Italia: lo stesso Presidente del Consiglio Draghi ha sottolineato il “bisogno di mobilitare tutte le energie su cui possiamo contare” per raggiungere questo prioritario obiettivo.

Un piano di vaccinazione rapido ed efficiente, oltre a costituire il necessario viatico per una pronta ripartenza sociale ed economica, scongiura l’ulteriore rischio di infiltrazioni criminali nella gestione della vita e della salute delle persone.

 

Prof. Avv. Roberto De Vita

Dr. Marco Della Bruna

 

Riferimenti

[1]EU drug markets report”, 26 novembre 2019.

[2] A. O’Hagan, A. Garlington “Counterfeit drugs and the online pharmaceutical trade, a threat to public safety”, Forensic Res CriminolInt J. 2018;6(3):151-158. DOI: 10.15406/frcij.2018.06.00200.

[3] S. Boseley, “Made for 25p, sold for £15. The fake Viagra that netted pill gang millions”, 18 settembre 2007.

[4] P. Sonwalkar, “UK seizes 3.5 million ED pills, mostly exported from India”, 5 marzo 2020.

[5]Darkmarket: worlds largest illegal dark web marketplace taken down”, 12 gennaio 2021.

[6] D. Fatimer, “Black market boom: Painkillers”, Jerusalem Post, 10 dicembre 2020.

[7]EU drug markets report”, cit.

[8]U.S. online shop and mailorder sales of drugs, health and beauty products from 2003 to 2018”, febbraio 2020.

[9]Pharma Ecommerce Market In Europe to grow by $ 10.69 bn during 2020-2024 | Industry Analysis, Market Trends, Market Growth”, 17 novembre 2020.

[10] IQVIA Institute for Human Data Science, “Global Medicine Spending and Usage Trends”, marzo 2020.

[11] B. Krans, “How the COVID-19 Pandemic Is Contributing to a New Increase in Opioid Deaths”, 15 settembre 2020.

[12] ASOP Global, Comments on Notice of Proposed Rulemaking titled “Importation of Prescription Drugs,” FDA-2019-N- 5711, 84 Fed. Reg. 70796 (December 23, 2019).

[13] Pharma Technology Focus, “Illegal online pharmacies: how endemic are they?”.

[14] ASOP Global, “Online Pharmacy Behavior and Perception Survey Results”, settembre 2017.

[15] J. B. Hertig, N. Sebahar, “Evaluation of PharmacistsAwareness of the Prevalence and Negative Consequences Associated withIllegal Internet Pharmacies”, Case Management Society of America, Maggio 2017.

[16] FDA, “For the Media”, 13 febbraio 2018, North Carolina Consumer Council, “Most Online Pharmacies Are Really Fake Sites Selling Illegal, Tainted or Counterfeit Drugs”, 21 gennaio 2021.

[17] AIFA, “Acquisto online da canali non autorizzati: occorre una maggiore consapevolezza del rischio”, 23 maggio 2016.

[18] ASOP Global, “Online Pharmacy Behavior and Perception Survey Results”, cit.

[19] World Health Organization, “Substandard and Falsified Medical Products”, 31 gennaio 2018.

[20] M. Mikulic, “Leading pharmaceutical products by sales worldwide in 2019”, 18 giugno 2020.

[21] Nei Paesi Bassi, ad esempio, gli antidolorifici sono il primo farmaco venduto online (31,8%), seguiti dai prodotti per la perdita dipeso (27%). Cfr. OECD, EUIPO, “Trade in Counterfeit Pharmaceutical Products”, 2020.

[22] In alcuni Paesi costituiscono fino al 37% del mercato dei farmaci online. Cfr. S. Imber, “7 Most Common Counterfeit Drugs”, 23 agosto 2012.

[23] A. Studman, “Beware fake erectile dysfunction drugs sold online, says MHRA”, 9 marzo 2020.

[24] S. Marsh, “Revealed: loopholes that let addicts buy hundreds of opioid pills online”, 25 luglio 2018.

[25] OECD, EUIPO, “Trade in Counterfeit Pharmaceutical Products”, cit.

[26] Eurispes, Rapporto Italia 2019.

[27]U.S. Food and Drug Administration and the International Mail Facilities”, aprile 2019.

[28] La conferma è arrivata direttamente dal Ministro della Difesa delle Filippine: “Philippine president’s guards used ‘smuggled’ COVID-19 vaccines: minister”, 30 dicembre 2020.

[29] S. Cosimi, “Centomila vaccinati fuori lista: un problema di coscienza individuale o di scarsa organizzazione?”.

[30] Julie K. Brown, “Who can get the COVID vaccine in Florida? Hint: It helps if you have donated to a hospital”, 7 gennaio 2021.

[31] M. Reese, “Trustees stand behind Los Gatos superintendent in COVID-19 vaccine scandal”, 29 gennaio 2021.

[32] È pur sempre importante tenere presente che si tratta di un prezzo ottenuto per l’acquisto di una quantità enorme di prodotto. È ragionevole aspettarsi, dunque, prezzi ben diversi per un’eventuale vendita al dettaglio.

[33] S. Meredith, “Covid vaccine front-runners: How much they cost, who’s bought them and how they’re stored”, 18 novembre 2020.

[34] MSF, “MSF to wealthy countries: Don’t block and ruin the potential of a landmark waiver on monopolies during the pandemic”, 3 febbraio 2021.

[35] R. Mendiola, “Report: Black Market For Illegal COVID Vaccines Emerges In PH”, 20 gennaio 2021.

[36] T. McDougal, T. Mackey, “How black markets have adapted to – and shaped – the COVID-19 crisis”.

[37] M. Cohen, “Trump mum on hydroxychloroquine as early trials falter, but sick Americans still taking ‘desperate measures’ to fill prescriptions”, 24 aprile 2020.

[38] T. Walk-Morris, “E-commerce sales spiked nearly 93% in May” 15 giugno 2020, . A ciò si è accompagnata la consapevolezza del potere commerciale acquisito da Amazon, che detiene il 38% dell’e-commerce statunitense, cfr, T. Garcya, “Walmart surpasses eBay in U.S. e-commerce for the first time, Amazon still tops: eMarketer”, 16 giugno 2020.

[39]Number of digital buyers worldwide from 2014 to 2021”, 27 novembre 2020.

[40] T. McDougal, T. Mackey, “How black markets have adapted to – and shaped – the COVID-19 crisis”, cit.; alcune consegne vengono intercettate dalle autorità, ma come per i farmaci di contrabbando costituiscono solo una piccola parte del totale, cfr. “CBP Officers Seize 1,000 Counterfeit COVID-19 Test Kits And Other Non-compliant Items”, 21 maggio 2020.

[41] Ai prodotti, inoltre, si aggiungono libri di ogni genere, presuntamente rivolti ad istruire il pubblico su come sopravvivere alla pandemia: L. Matsakis, “Amazon Quietly Removes Some Dubious Coronavirus Books”, 3 novembre 2020; R. Charles, “As coronavirus spreads, dubious books about surviving the epidemic proliferate”.

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