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di Redazione Digitale/Flavia Filippi
Era stato arrestato in un parcheggio mentre vendeva notizie coperte da segreto a funzionari dell’ambasciata russa
La Corte d’Assise di Roma ha condannato a 20 anni l’ufficiale di Marina Walter Biot, arrestato nel marzo del 2021 in un parcheggio di un centro commerciale della Capital mentre era intento a cedere notizie coperte da segreto a funzionari dell’ambasciata russa, in cambio di 5000 euro. Le accuse contestate dai pm di Roma, che avevano chiesto 18 anni, sono anche spionaggio e corruzione.
Le parole dell’avvocato difensore
“Walter Biot è determinato. E’ una battaglia per lui, ma anche di civiltà giuridica affinché nessuno possa essere giudicato a prove segrete”. Queste le parole dell’avvocato Roberto De Vita, difensore del capitano di fregata che spiega: “Siamo passati da 30 anni a 20 anni (lo scorso marzo Biot era stato condannato dal tribunale militare della Capitale a 30 anni): questo significa che, più si approfondisce e si ragiona, su come questo processo ha fatto spostare la bilancia della giustizia verso la ragion di Stato più che verso lo stato di diritto le pene si riducono e siamo in primo grado – aggiunge -. Proseguendo così e conoscendo quel che viene in Appello e in Cassazione siamo certi che prima poi ci sarà un giudice che riconoscendo i diritti dovrà riconsegnare Walter Biot alla sua famiglia”.
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