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Nessun segreto di Stato sui documenti, anche quelli classificati, riguardanti il processo a Walter Biot, l’ufficiale della Marina militare italiana arrestato nel marzo dell’anno scorso e accusato di aver dato documenti Nato ad un funzionario dell’ambasciata russa. I documenti saranno acquisiti dai giudici della Corte di assise di Roma dove si sta svolgendo il processo a porte chiuse e i giudici hanno fissato un rinvio al 15 settembre per dare tempo alla Procura di depositare gli atti e i documenti.
“I giudici vogliono conoscere tutti gli atti presenti e relativi al capo d’imputazione” spiega il difensore di Biot, l’avvocato Roberto De Vita.
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